My identity, my rebellion.
Or, Will beauty save the world?
By Alessandra Arpaia
Unattainable models of beauty, performance anxiety, the pursuit of happiness. Who are our role models? Where did the rebellious spirits end up? What can we do to bring back a healing form of rebellion, where can we find the inspirational people who walked this path in the past and can inspire us for the future?
Our path as humans begins looking at the stars, and continues, searching for fragments of eternity. Without acceptance of ourselves and an authentic sense of belonging to a community, our identity comes out crushed. We want to look for that primordial beauty that we all have in our inner selves: we can tangibly “wear” it or it invisibly takes a place in our conscience, healing loneliness, lack of meaning and anxiety.
Especially during the pandemic, we have all turned towards our phones and the internet, relying on the algorithm to inform us about the state of the world, to tell us what to believe in, what to wear, and what to consume. This has widened the generational gap, with more and more adults disconnecting from the younger generations, who have often been left helpless and without a guide. Navigating the world as a teenager has always been difficult, but social media and the constant comparison with the unattainable lives of influencers have made it even worse. Being bombarded with other people’s lifestyles and opinions, our identities have become a patchwork of the content we find online, mixed with the feeling of not being good enough as we are, having to “keep up” with what we see.
The endless content we consume daily brings in a constant need for rapid change in fashion trends, as people try to keep up with the content on social media. This has been proven to be detrimental to the mental health of consumers, as it fuels feelings of insecurity about the way we look. It is also detrimental to the environment, as fast fashion retailers find new ways to capitalize on those insecurities, selling cheaply made garments with toxic materials that end up in landfills, damaging our already fragile environment.
Our shared goal is to use fashion - one of the most relevant ways of expressing our identities - with its positive potential of meaning generation, and the media - our language - to share a message of peace, and send this message through our own self-expression.
Within our small community, in Generazione Universo, we dream to empower people to find their path through what is truly beautiful, by encouraging each other to find their identity through a collaborative path, against what we are told to consume. Using social and cultural differences as empowerment, and not feeling forced to conform to the mold.
Photo: White Pine Pictures
BEAUTY
Injectables of the Future
The next generation of aesthetic tweaks will be here sooner than you think, delivering results through technologies that border on science fiction.
BY JOLENE EDGAR (on Harper’s Bazaar)
MUSIC
Karol G Speaks Out Over ‘Disrespectful’ Photoshopping on Magazine Cover
ON SOCIAL MEDIA
Ehy, you! #psychward
USEFUL LINK
Why China Is worried about plastic surgery :
POP ICON
Controversial influencer Andrew Tate loses appeal against continued arrest in Romania
This man was a popular, very popular youtuber. All Gen z from all countries know about his case.
MUSIC
POLITICS
Beauty And The Ballot: The Era Beauty Became Political
SURVIVAL ZONE
DEADLY BY DESIGN
A research about the harmful effects of Tik Tok, by CCDH (The Center for Countering Digital Hate works to stop the spread of online hate and disinformation through innovative research, public campaigns and policy advocacy.)
La mia identità, la mia ribellione.
Modelli irraggiungibili di bellezza, ansia da prestazione, ricerca della felicità. Chi sono i nostri modelli? Dove sono finiti gli spiriti ribelli? Cosa possiamo fare per portare indietro una forma di ribellione positiva e necessaria, dove possiamo trovare le persone ispirate che hanno percorso questo cammino in passato e che possono ispirarci per il futuro?
Il nostro cammino di esseri umani inizia guardando le stelle e continua cercando frammenti di eternità. Senza l'accettazione di noi stessi e un autentico senso di appartenenza a una comunità, la nostra identità ne esce schiacciata. Vogliamo cercare quella bellezza primordiale che tutti abbiamo nel nostro intimo: possiamo "indossarla" in modo tangibile o prendere posto in modo invisibile nella nostra coscienza, curando la solitudine, la mancanza di significato e l'ansia.
Soprattutto durante la pandemia, ci siamo tutti rivolti ai nostri telefoni e a Internet, affidandoci all'algoritmo per informarci sullo stato del mondo, per dirci in cosa credere, cosa indossare e cosa consumare. Questo ha ampliato il divario generazionale, con un numero sempre maggiore di adulti che si disconnettono dalle generazioni più giovani, che spesso sono state lasciate indifese e senza una guida. Navigare nel mondo come adolescenti è sempre stato difficile, ma i social media e il costante confronto con le vite irraggiungibili degli influencer lo hanno reso ancora peggiore. Bombardate da stili di vita e opinioni altrui, le nostre identità sono diventate un mosaico di contenuti trovati online, mescolati alla sensazione di non essere abbastanza brave come siamo, di dover "stare al passo" con ciò che vediamo.
L'infinità di contenuti che consumiamo quotidianamente porta a una costante necessità di rapidi cambiamenti nelle tendenze della moda, poiché le persone cercano di stare al passo con i contenuti sui social media. È stato dimostrato che ciò è dannoso per la salute mentale dei consumatori, in quanto alimenta sentimenti di insicurezza riguardo al nostro aspetto. È dannoso anche per l'ambiente, poiché i rivenditori di fast fashion trovano nuovi modi per capitalizzare queste insicurezze, vendendo capi di abbigliamento a basso costo con materiali tossici che finiscono nelle discariche, danneggiando il nostro ambiente già fragile.
Il nostro obiettivo comune è quello di utilizzare la moda - uno dei modi più rilevanti di esprimere la nostra identità - con il suo potenziale positivo di generazione di significato, e i media - il nostro linguaggio - per condividere un messaggio di pace, e inviare questo messaggio attraverso la nostra stessa espressione di sé.
All'interno della nostra piccola comunità, in Generazione Universo, sogniamo di mettere le persone in condizione di trovare la propria strada attraverso ciò che è veramente bello, incoraggiandoci a vicenda a trovare la propria identità attraverso un percorso collaborativo, contro ciò che ci viene detto di consumare. Usare le differenze sociali e culturali come un'occasione di empowerment e non sentirsi costretti a conformarsi allo stampo
